Michele Cataldi dell’Unità di Crisi incontra il direttore Bortolan sulla rapida attuazione di quanto stabilito dalla legge di bilancio

“Interlocuzione oggettivamente positiva, Bortolan è al lavoro, confidiamo che verranno rispettati gli impegni assunti”

La situazione sanitaria in Basilicata continua a rappresentare un'emergenza e  potrebbe essere ad un passo dal risolversi. Siamo a luglio e il tempo non gioca a favore; i ritardi nelle diagnosi, nelle cure e nelle terapie possono e devono recuperarsi con rapidità. Oggettivamente, più tempo passa e meno ci sarà la possibilità di riuscire a erogare in tempi ragionevoli le necessarie e dovute prestazioni che il Servizio sanitario regionale deve assicurare. È sempre opportuno ricordare e ribadire a chiare lettere che questi ritardi comportano l’aggravamento delle condizioni di salute di migliaia di persone, diagnosi che, se non fatte per tempo, possono portare a complicanze e ad esiti nefasti.

Di fronte a tutto ciò l’Unità di crisi sanitaria, attraverso il suo portavoce Michele Cataldi, continua la sua azione di informazione pubblica, nel tentativo di sollecitare la politica e gli uffici affinché si proceda speditamente e in modo trasparente all’attuazione di quanto approvato dall’intero Consiglio regionale all’unanimità un mese fa. Con questo spirito si è chiesto un confronto operativo con il direttore generale del dipartimento Salute, nel solco della trasparenza e della necessità di agire con tempestività.

L’Unità di Crisi Sanitaria si è battuta sin dall’agosto dell’anno scorso senza alcuna sosta per scongiurare la crisi delle strutture accreditate (chiusura e licenziamenti) e l’emergenza sanitaria per i pazienti. Da allora, non ha mai smesso di impegnarsi duramente per il bene di tanti pazienti e per la tutela del diritto alla salute, per la sopravvivenza delle strutture sanitarie e per la salvaguardia dell’occupazione di tanti lavoratori, attraverso un lavoro fatto con costanza e sacrificio, fatto di approfondimenti, competenza e cognizione. La trasparenza del confronto con le istituzioni, a volte anche molto acceso, ha sempre vinto sugli interessi di parte, proteggendo e privilegiando l’interesse generale. Ed è stata questa la strada che ha portato a considerevoli risultati, fra i quali l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale della proposta di un importante emendamento alla legge di bilancio sottoscritto come primo firmatario dallo stesso presidente Bardi. La legge rappresenta sì un traguardo di questo percorso, ma soprattutto un nuovo punto di partenza per arrivare ad ottenere nell’interesse di tutti una gestione più razionale ed equa del SSR a cominciare dal comparto della sanità accreditata.

Pertanto, continuando con la giusta ed imprescindibile trasparenza, diamo notizia dell'interlocuzione avuta col direttore del dipartimento Salute, Francesco Bortolan e il portavoce dell’Unità di crisi sanitaria, Michele Cataldi, sottolineando la bontà e l’oggettiva utilità del confronto e apprezzando le dichiarate intenzioni di Bortolan di attuare rapidamente la prima parte della legge appena approvata, ovvero il pagamento delle prestazioni già erogate nel 2022 e l’utilizzo di tutte le risorse disponibili previste dal Balduzzi con il conseguente adeguamento dei tetti di spesa. Questo primo aspetto ha il compito di mettere in sicurezza finanziaria le strutture e, al contempo, le prestazioni specialistiche del servizio pubblico da erogare in favore dei cittadini.

Resta ancora il secondo step di attuazione della legge con il quale si vuole abbattere le liste di attesa e definire finalmente i fabbisogni sanitari. Sulle liste di attesa, ad onor del vero, il direttore generale Bortolan ha già prodotto un lavoro che è stato prontamente recepito dall’assessore Fanelli e dal Presidente Bardi con l’approvazione di una delibera che avrà il compito di rilanciare e riorganizzare il servizio CUP e la stessa opera dei diversi attori coinvolti (AA.SS.LL, medici di medicina generale, strutture ospedaliere e specialistica ambulatoriale accreditata).

C’è stata quindi ancora una volta da parte dell’Unità di crisi sanitaria, rappresentata da Michele Cataldi, un’apertura totale a qualsiasi tipo di azione che possa contribuire alla delicata e laboriosa iniziativa che il direttore Bortolan sta compiendo per attuare completamente la legge che l’Unità di crisi ha proposto e che il parlamentino lucano ha approvato all’unanimità.

Ovviamente le strutture ed i pazienti attendono con sempre più ansia la conclusione positiva della vicenda e quindi il passaggio che traduca in realtà la legge affinché si realizzino le auspicate e benefiche ricadute su tutto il sistema sanitario regionale e sulla salute dei pazienti e si esca finalmente dalla crisi sanitaria.

A margine dell’incontro, in un rinnovato clima di interlocuzione oggettivamente positiva, Michele Cataldi ha avuto modo di esprimere anche all’assessore regionale, Francesco Fanelli, la medesima disponibilità per un confronto costante su tutti i dettagli legati alla messa in pratica delle azioni necessarie. L’esponente di Giunta, dal canto suo, si è dichiarato assolutamente sensibile a fare in modo che il bene generale di strutture e pazienti sia considerato una priorità a beneficio dell’intero sistema regionale. L’Unità di crisi sanitaria continuerà a mantenere alta l’attenzione fino a quando il problema non sarà completamente risolto in tutti i suoi aspetti, i cittadini possano vedere nuovamente ristabilito il proprio diritto alla salute e ci sia finalmente razionalità, legalità e trasparenza nella gestione del Servizio sanitario regionale e del suo rapporto sinergico con le strutture sanitarie accreditate.