Buone vacanze estive

Anche a chi non se le merita

CRISI SANITARIA: VACANZE AGOSTANE 2023

Buone vacanze a tutti, anche a quelli che non se le meritano


Oggi è 12 agosto, quasi tutti vanno in vacanza. È del “quasi tutti” che vorrei parlare. In quel “tutti” c’è anche il consiglio regionale e la giunta con il suo presidente. Nel “quasi”, che non va in vacanza, ci sono sicuramente i lucani bisognosi di cure urgenti. E poi, tra il quasi e la vacanza c’è qualcosa che non si vede. Ci sono quelle strutture in crisi che devono stare chiuse per forza, magari con la scusa delle ferie, perché tanto le risorse regionali non ci sono e i costi non si possono coprire. Per cui, non resta che far finta di godersi un’amara e obbligata vacanza.

Ma oggi, alle porte di Ferragosto, ottavo mese dell’anno 2023, la realtà poteva essere totalmente diversa. A maggio scorso, l’intero consiglio regionale, con il presidente primo firmatario, aveva approvato all’unanimità una norma di legge per far uscire immediatamente dall’oblio e dalla crisi le strutture, gli operatori sanitari e i pazienti. Eureka! Tutto risolto allora, finalmente! 

E invece a luglio, prima delle vacanze agostane, si è svegliato a sorpresa il coro di quelli che la vogliono a tutti i costi dichiarare incostituzionale. Un coro polifonico, fatto dalle voci dei burocrati dei ministeri (Finanze e Salute) con il controcanto di quelli regionali e, per completare l’opera, si sono aggiunti anche i fautori della confusione che, chissà perché, hanno a cuore di affosarla. Forse non digeriscono il censimento dei fabbisogni sanitari, che nel frattempo si sono nuovamente disciolti, sarà stato il caldo. Il risultato è sotto gli occhi, ma anche sulla pelle di tutti.

E la verità, invece, è tutt’altra. La norma di legge in questione è perfettamente costituzionale! Non la si può più nemmeno impugnare. Visto che il 26 luglio, tra l’altro, il governo nazionale ha deliberato di non impugnarla e sono pure decorsi i termini. E per quel che riguarda i presunti vizi di costituzionalità: sono una palese montatura per farla cancellare in casa nostra, dal nostro consiglio regionale, che pure l’aveva voluta e approvata all’unanimità!

Riavvolgendo il nastro degli ultimi mesi, viene fuori una domanda. Ma è vero o no che, grazie a questa legge, oggi i pazienti, che non possono andare in vacanza, avrebbero avuto più possibilità di curarsi e che le strutture in crisi si sarebbero salvate, senza dover far finta di chiudere per ferie? La risposta è semplicemente sì!

E allora, la politica, quella con la cosiddetta P maiuscola, dovrebbe dividersi solo tra quelli che vogliono difendere questa norma sacrosanta e giusta e quelli che invece remano contro. Oppure una terza scelta c’è. Quella di non dividersi affatto davanti al diritto alla salute che riguarda tutti, anche loro. Per riconquistare ancora una volta l’unanimità del maggio scorso, senza distinzioni di partito, senza pasticci e senza confusione.  In ballo non solo c’è la salute di tutti, ma anche il bene dei lucani, quello vero, non quello finto.

C’è un tempo risicato per farlo, c’è il tempo per pensarci bene, magari in vacanza, lontano dagli intrighi e dalla confusione burocratica.

Intanto, auguriamo buone vacanze a tutti. Anche a quelli che non se le meritano.

Michele Cataldi

Portavoce dell’Unità di crisi sanitaria Basilicata