Missione Sanità

Quante "inesattezze"

Le iniziative dell’Unità di Crisi Sanitaria Basilicata hanno sempre avuto una inflessibile regola di base: la trasparenza pubblica. Abbiamo prodotto decine e decine di comunicazioni stampa, lettere al governo regionale e ai consiglieri, siamo andati in audizione presso le commissioni consiliari, organizzato manifestazioni pubbliche e proteste sotto il palazzo regionale e molto altro ancora. Lo abbiamo fatto coinvolgendo il più possibile i cittadini, i nostri collaboratori, i sindacati, i comuni e i sindaci, i partiti, le associazioni, le prefetture, il governo nazionale, insomma, tutto si potrà dire tranne che rimproverarci di mancata trasparenza.

Eppure, al fronte con la Regione si aggiungono altri fronti. Di chi vuole strumentalizzare, insinuare sospetti inconsistenti, mistificare e confondere intorbidendo le acque, in una parola creare confusione.

E quindi, sebbene, il nostro obiettivo prioritario rimane quello di mettere in primo piano la crisi sanitaria e la sua pur possibile, immediata soluzione, dobbiamo anche fronteggiare la confusione creata ad arte da tutti quelli a cui questa crisi fa comodo, di certo non per il bene dei lucani.

Sentiamo il dovere, senza fuorvianti polemiche, di reagire alle inesattezze, che qualcuno potrebbe anche definire falsità e calunnie (ma magari questo potrebbe venire stabilito in altra sede) dette senza contraddittorio chissà con quale scopo chiaramente ancora misterioso e quindi non divulgabile.

E lo facciamo con questo mezzo virtuale che abbiamo chiamato re-act cioè reazione. Non è possibile restare a guardare senza far nulla, si deve devono smentire pubblicamente le falsità con atti e fatti. Dobbiamo raccontare un’incredibile storia vera che per quanto incredibile è vera!

Puntata 0

Puntata 0 di una serie di video in cui Michele Cataldi, portavoce dell’Unità di Crisi Sanitaria Basilicata, avrà modo di evidenziare le tante “inesattezze” dette dal rappresentante dell’associazione Cicas Basilicata durante un’intervista, in merito alla crisi della sanità lucana e delle strutture private accreditate.

Quante "inesattezze"

1- Il rappresentante Cicas presiederebbe un coordinamento che rappresenta il 75% della sanità privata lucana

2- C’è uno stato confusionale negli ultimi due anni

3- L’Unità di Crisi non ha titolo per tentare di risolvere questi problemi

4- Il rappresentante Cicas non sa bene che cos’è l’Unità di Crisi

5- L’Unità di Crisi rappresenta gli interessi solo di 2, 3 o 4 strutture

6- L’Unità di Crisi fa proclami minacciosi e violenti

7- Al di là degli annunci, nessuna struttura è fallita

8- L’Unità di Crisi ha creato le liste di attesa

9- C’è un rapporto incestuoso fra la Regione Basilicata e l‘Unità di Crisi

10- Ci sono corsie preferenziali per l’Unità di Crisi

11- L’Unità di Crisi si vanta di aver scritto l’articolo 10 della Legge di Bilancio regionale

12- L’Unità di Crisi non parla nell’interesse di tutte le strutture sanitarie accreditate

13- L'Unità di Crisi non fa riferimento alle questioni irrisolte dei mancati pagamenti 2016, 2017, ecc. 

Puntata 1

Il rappresentante Cicas presiederebbe un coordinamento che rappresenta il 75% della sanità privata lucana.

Puntata 2

C’è uno stato confusionale negli ultimi due anni.

Puntata 3

L’Unità di Crisi non ha titolo per tentare di risolvere questi problemi.

Puntata 4

Il rappresentante Cicas non sa bene che cos’è l’Unità di Crisi.

Puntata 5

L’Unità di Crisi rappresenta gli interessi solo di 2, 3 o 4 strutture