Tutti devono sapere, il silenzio deve finire

L’Unità di Crisi Sanitaria terrà una conferenza stampa davanti all’aula del Consiglio Regionale per denunciare pubblicamente quanto sta accadendo

Lunedì 14 novembre, alle 15.30, l’Unità di Crisi Sanitaria terrà una conferenza stampa davanti all’aula del Consiglio Regionale, presso la sede di Sanità Futura di Potenza, per denunciare pubblicamente quanto sta accadendo.

Sembra non avere fine la vertenza fra le strutture sanitarie accreditate e la Regione Basilicata. Dopo oltre tre mesi, nonostante gli impegni del Consiglio Regionale e del Presidente della Regione, la situazione è oltremodo peggiorata.

Lo sconforto e la rabbia per tale situazione è tale che non si può continuare a far finta di niente. Alle rassicurazioni ricevute fino ad ora non hanno fatto seguito con la necessaria tempestività ed incisività le dovute azioni. Se l’antidoto a questa situazione velenosa esiste, va somministrato subito, altrimenti si muore: non c’è spazio per altro.

Qualcuno forse pretenderebbe che si muoia così, assieme ai nostri lavoratori, assieme ai nostri pazienti, in silenzio, senza lottare e senza denunciare.

Non sono bastate le sacrosante proteste di aziende, lavoratori e pazienti, uniti per far valere i propri diritti e cercare di scongiurare un’assurda catastrofe sanitaria provocata dalla malaburocrazia.

E non è bastata nemmeno una legge regionale, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale, emanata d’urgenza proprio per far fronte alla tragedia in atto. Così come non sono bastate le dichiarazioni e l’impegno a risolvere la questione da parte del Presidente Vito Bardi e dell’Assessore Fanelli.

Purtroppo, ancora oggi, si è ancora in attesa dei pagamenti per le prestazioni erogate fino a settembre, cosa che ha prostrato gravemente le strutture sanitarie in crisi, ricordiamo, a causa di una delibera scritta male, frutto di una fantasiosa interpretazione legislativa da parte degli uffici regionali.

Al contempo la Regione, attraverso il CUP, continua ad inviare richieste di prestazioni ai centri accreditati, i quali non si sottraggono dall’erogare le prestazioni richieste, ma che ancora non sanno se verranno mai pagati per il lavoro svolto.

“La cosa che ci rende più basiti” - fa sapere Michele Cataldi, portavoce dell’Unità di Crisi - “È il silenzio più totale, da parte delle istituzioni, che non hanno nemmeno il coraggio di prendersi la responsabilità e di rispondere alle nostre comunicazioni ufficiali.

Nonostante gli impegni presi pubblicamente, nonostante i cittadini rischiano di non sapere più dove andare a curarsi da un momento all’altro e centinaia di lavoratori potranno perdere il posto di lavoro”.

Il cortocircuito imbarazzante, dovuto al comportamento schizofrenico della Regione, il cui senso è francamente di difficile interpretazione, è dovuto al fatto che da una parte si sono spese pubblicamente più volte parole di elogio, nei confronti delle strutture sanitarie, attestando la qualità e l’importanza fondamentale del lavoro che svolgono, senza il quale le liste di attesa, o meglio, i ritardi nelle diagnosi e nelle cure, sarebbero tremendamente ingestibili, dall’altro, constatiamo che, al di là dei proclami, sono state fatte deliberatamente una serie di azioni che hanno gettato le imprese accreditate in una profonda crisi, il cui problema, che colpisce di riflesso anche i cittadini, viene affrontato in modo inadeguato e che di fatto non viene risolto. Tutto questo in una situazione in cui la necessità di ulteriore contributo da parte delle strutture accreditate è innegabile.

Attualmente gli uffici preposti alla programmazione tacciono, si naviga senza una rotta, sbattendo da uno scoglio all’altro, in attesa che le aziende e il SSR colino a picco.

“Siamo veramente esasperati” - continua il portavoce - “I cittadini devono sapere, qualcuno si deve prendere la responsabilità di questa situazione e fare qualcosa. Ormai siamo arrivati al tutto per tutto” - Lunedì pomeriggio saremo davanti al palazzo del Consiglio Regionale, in concomitanza con la sua prevista riunione, per tenere un’importante conferenza stampa”.